( Articolo tratto da FARE, la rivista di Confindustria Emilia, edizione n. 41 di settembre 2018)

Il trust impiegato per rendere più stabile e lineare il passaggio generazionale nelle imprese, di famiglia e non. È questo il tema del workshop che SIFIR Fiduciaria – società fiduciaria bolognese autorizzata dal Ministero dell’Economia e delle finanze a svolgere l’attività di “assunzione in amministrazione di patrimoni di terzi”, operante da oltre 35 anni nel settore della consulenza fiduciaria e della pianificazione patrimoniale – ha presentato nel corso di Farete 2018, la due giorni delle imprese di Confindustria Emilia Area Centro che quest’anno è andata in scena mercoledì 5 e giovedì 6 settembre.
“Il passaggio generazionale è un percorso altamente complesso che coinvolge molteplici dinamiche personali, familiari e imprenditoriali, a cui spesso non viene attribuita l’importanza che merita. In questo contesto l’utilizzo del trust – strumento moderno e altamente personalizzabile – permette di gestire il passaggio generazionale in modo lineare e dinamico, secondo quelle che sono di volta in volta le specifiche esigenze sia di chi lascia l’azienda ai propri successori sia di chi vi subentra immediatamente o per fasi graduali che durano diversi anni”, dichiara Lorenzo Arienti, Amministratore Delegato di SIFIR.
Come spiega Arienti, infatti, “il trust è uno strumento utile per garantire il passaggio generazionale nell’impresa e per proteggerne il valore e sta col tempo diventando sempre più conosciuto alle nuove generazioni di imprenditori, così come agli imprenditori meno giovani che riconoscono in questo strumento una valida soluzione alle molteplici problematiche che solitamente accompagnano il passaggio dell’impresa tra generazioni”.
In pratica, l’imprenditore-disponente interessato al proprio passaggio generazionale può istituire un trust al quale trasmettere la proprietà della totalità o di parte delle proprie partecipazioni nell’impresa. Il trust sarà gestito da un trustee professionale nell’interesse del beneficiario del trust, i successori destinati a subentrare nell’impresa, ma anche nell’interesse dell’impresa stessa e secondo quanto stabilito dall’imprenditore-disponente al momento della formazione del regolamento del trust. Il trustee, a certe condizioni, potrà inoltre operare sotto la supervisione del disponente e dei beneficiari.
In fase di passaggio generazionale il trust è negli ultimi anni stato utilizzato da molti imprenditori per efficientare e stabilizzare il trasferimento dell’impresa ai propri figli. “Tra le realtà più note che hanno adottato tale strumento si possono menzionare Amplifon, Antinori, Brunello Cucinelli e De Longhi”, concludono dalla società bolognese, che ha maturato significative esperienze in ambito di passaggio generazionale e riveste anche il ruolo di trustee per numerosi trust di clienti che hanno ritenuto che tale istituto fosse il più adeguato alle loro esigenze.