TRUST DI FAMIGLIA: 10 MOTIVI PER CUI È’ UNA GRANDE OPPORTUNITÀ 

Prima parte – I primi 5 motivi

Estratto* a cura degli avvocati Leonardo Arienti,  esperto in trust e pianificazione patrimoniale e Michela Foti, esperta in diritto di famiglia

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Il trust strumento giuridico estremamente versatile.

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Gli Avvocati Michela Foti esperta in diritto di famiglia e Leonardo Arienti esperto in pianificazione patrimoniale che mi hanno elencato i 10 motivi per cui il trust è una grande opportunità.

Di seguito ti elenco i primi 5, nel prossimo articolo scoprirai altre cinque ragioni per cui il trust potrebbe essere una scelta efficace anche per te, la tua famiglia e la tua economia.

Che cosè il trust?

Il trust è un istituto sempre più utilizzato in Italia, grazie anche ai suoi molteplici benefici.

Introdotto nel nostro ordinamento nei primi anni 90′, il trust è oggi visto con particolare favore come strumento di garanzia per la tutela, la protezione e la valorizzazione del patrimonio di famiglia.

Tale istituto è sempre più spesso impiegato come soluzione in contesti personali o familiari particolarmente delicati, oltre che per la salvaguardia dei soggetti deboli e dei minori.

Con l’istituzione di un trust si determina il trasferimento del diritto su quel bene dal disponente al trustee: colui che amministrerà i beni in trust con l’obbligo di rendere conto della sua attività di gestione.

I beni in trust, tuttavia, restano separati dal patrimonio personale del trustee (anche se a lui formalmente intestati).

Da ciò deriva l’effetto “segregativo” del trust che permette sia di sottrarre i beni in trust dalle vicende personali del disponente (come ad es. una esposizione debitoria), sia di farli amministrare da un soggetto indipendente e professionale, traendo da essi ogni utilità, sia diretta che indiretta, da destinare ai bisogni della famiglia.

Il trust è uno strumento estremamente duttile che può essere impiegato per una moltitudine di soluzioni differenti, tra le quali:

  • la protezione e valorizzazione del patrimonio mobiliare e finanziario della famiglia,
  • la stabilizzazione degli assetti familiari, finalizzata alla prevenzione di possibili conflitti,
  • la stabilità del passaggio generazionale e la continuità dell’impresa di famiglia,
  • la tutela delle persone deboli e sole,
  • la prevenzione di conflitti ereditari e successori,
  • la definizione degli assetti patrimoniali tra le coppie non sposate anche con figli…etc. 

1) Personalizzazione

Per quanto riguarda la pianificazione patrimoniale, spiega l’Avv. Arienti, il trust costituisce uno strumento assolutamente innovativo ed altamente personalizzabile, utile nel soddisfare le esigenze più disparate.

In pratica, il disponente (cioè colui che crea il trust e che ne può essere anche il beneficiario) ha una grandissima libertà nella costituzione del trust che diventa così un istituto di garanzia a servizio delle proprie esigenze.

Nel trust possono essere trasferiti pressochè tutti i beni, sia immobili (case, terreni e fabbricati) sia mobili (come,ad esempio, i prodotti finanziari, partecipazioni sociali o la liquidità).

Con il trasferimento di beni in trust viene creata quasi una “cassaforte di famiglia” destinata avalorizzare, proteggere e pianificare il patrimonio del disponente e, dunque, della famiglia dello stesso.

 

2) Protezione e pianificazione del patrimonio

Il trust è un istituto mediante il quale è possibile programmare il futuro del proprio patrimonio in modo da limitarne al massimo l’aggredibilità da parte dei terzi.

Il trust è sempre più utilizzato per prevenire possibili conflitti di natura familiare oltre che successoria. Può essere utilizzato nella pianificazione futura a protezione del patrimonio della coppia, anche in tutti quei casi in cui manchi la generazione successiva.

 

3) Amministrazione professionale

Il patrimonio trasferito in trust viene solitamente amministrato da un soggetto professionale denominato “trustee” che gestisce il trust e persegue gli interessi indicati dal disponente. L’amministrazione professionale del patrimonio in trust ha molteplici vantaggi, uno tra i tanti che ci sarà sempre un soggetto professionale (normalmente una società fiduciaria autorizzata oppure una trust company) che si occuperà di perseguire le finalità del trust anche nel caso in cui il disponente non possa essere più in grado di farlo direttamente.

 

4) Favorisce il passaggio generazionale 

Nel caso di imprenditori e di imprese, il trust rende efficiente e stabile il trasferimento dell’impresa da una generazione all’altra, garantendo così un passaggio stabile e duraturo e limitando al massimo i conflitti familiari.

Il trust è stato utilizzato, negli ultimi anni, da molti imprenditori per rendere efficiente e stabile il trasferimento dell’impresa ai propri figli. Tra le realtà più note che hanno adottato tale strumento si possono menzionare Marchesi Antinori, Amplifon, Brunello Cucinelli e De Longhi.

 

5) Fiscalità del Trust

Sotto il profilo fiscale, il trust gode di molteplici vantaggi. In primo luogo, il trasferimento dei beni in trust non ha rilevanza fiscale ai fini delle imposte indirette (imposta di registro, ipocatastale, imposta di donazione o successione). Inoltre, per ciò che attiene le imposte dirette (IRPEF o IRES) il trust può essere predisposto in modo da poter godere di tutti i benefici fiscali applicabili sia alle persone fisiche ( ad esempio il caso di cedolare secca per gli immobili) sia agli enti, commerciali e non commerciali.

Articolo completo pubblicato nel blog personale della Dott.sa Claudia Carroli, consulente finanziario, https://claudiacarroli.biz/trust-di-famiglia-perche-e-una-grande-opportunita/  che si ringrazia per averne concesso la pubblicazione in estratto.

 

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