Articolo pubblicato sulla rivista Trusts e Attività Fiduciarie
Avv. Leonardo Arienti, Un progetto di risparmio fiscale finito male (Bhaur v Equity First Trustees, 18 maggio 2023), in Trusts, 2023, 1045.
Tesi
Nessuna tutela in equity da parte della Corti inglesi in caso dirichiesta di annullamento di una disposizione lesiva effettuatanell’ambito di un progetto (elusivo) di pianificazione fiscale. Èquesto che in buona sostanza hanno deciso i Giudici della Court ofappeal inglese nel caso Bhaur v Equity First Trustees. Secondo lasentenza, il Giudice che decide in equity è libero di valutarediscrezionalmente la meritevolezza della condotta o dello scopoperseguito dalle parti, e dunque di non concedere alcun rimedioqualora l’attività perseguita abbia ad oggetto l’elusione fiscale,considerata attività “riprovevole” ed “un male sociale”. In talecontesto elusivo, le operazioni effettuate non potranno essereannullate dalle corti inglesi per errore (mistake) nel caso in cui leparti abbiano agito consapevolmente per finalità elusive conoscendogli effetti giuridici di tali atti ma abbiano ignorato (ignorance), o malvalutato (misprediction o misrepresentation), le possibili conseguenzepatologiche che la struttura avrebbe potuto avere.
Author’s View
English Courts do not grant equitable relief the to set aside a transfercarried out as part of a tax avoidance scheme. This is basically whatthe English Court of Appeal (EWCA) decided in the case Bhaur vEquity First Trustees. According to the decision, the Court can refuseequitable relief at its discretion, evaluating the conduct and thepurpose pursued by the parties and therefore decide not to grant anyequitable remedy where the activity pursued is a tax avoidancescheme considered “reprehensible” activity and a “social evil”. Insuch context, the transfer shall not be set aside by the English courtson the ground of mistake where the parties knowingly acted for taxavoidance purposes knowing the legal effects of such acts butignored or mispredictted the possible consequences that the failingscheme might have on them
Sommario: § 1. Considerazioni introduttive – § 2. Il Caso Bhaur v Equity First Trustees – § 3. L’employee benefit trust inglese e l’esenzione fiscale dalle imposte di successione – § 4.Cos’è andato storto? – § 5. La decisione di primo grado della High Court inglese (EWHC) – § 6. La decisione della Court of appeal (EWCA) – § 7. Conclusione:nessuna tutela dalle Corti inglesi in caso di errore nell’attività di pianificazione fiscale
§ 1. Considerazioni introduttive
Nel caso Bhaur v Equity First Trustees del 18 maggio 2023 la Court of appeal inglese (EWCA) si è pronunciata in merito ad un complesso caso di pianificazione successoria originariamente volta all’ottenimento di un considerevole risparmio fiscale che tuttaviaè “finita male”, cioè in modo assolutamente diverso da quanto i componenti dellafamiglia Bhaur – ed il loro consulente – si erano prefigurati.
La sentenza trae origine dalla ricerca da parte dei coniugi Bhaur di un rimedio giuridicoin equity volto ad annullare (“to set aside”) il conferimento del proprio patrimonioimmobiliare nella struttura pianificazione fiscale, ed in particolare in un employee benefittrust inglese (“trust EBT”), trust istituito da un datore di lavoro a beneficio deilavoratori.
A fondamento della richiesta ci sarebbe il presunto errore (mistake) commesso daiconiugi, su indicazione del proprio consulente fiscale, nel ritenere di poter beneficiaredell’esenzione fiscale espressamente prevista dall’Inheritance Tax Act 1984 per i casi dilegittimo impiego di un trust EBT.
La sentenza è di particolare importanza poiché, rispetto alle conseguenze pregiudizievolidi una struttura fiscalmente elusiva:
(i) delinea dettagliatamente l’orientamento delle Corti inglesi in materia dipianificazione elusiva ed inapplicabilità di una tutela in equity; e
(ii) definisce quali sono i limiti dell’errore (mistake) giuridicamente tutelabile in equity,rispetto alle diverse ipotesi giuridicamente non tutelabili di ignoranza (ignorance) o didifetto di rappresentazione (misrepresentation).
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§ 3. L’employee benefit trust inglese e l’esenzione fiscale dalle imposte disuccessione
Il trust EBT costituiva l’elemento essenziale dell’attività di pianificazione successoriapoiché, a determinate condizioni, avrebbe comportato la possibilità di beneficiaredell’esenzione fiscale espressamente prevista dall’art. 13 dell’Inheritance Act del 1984(IA 1984) in materia di imposta di successione ed applicabile ai beni apportati in trust.Ai fini dell’applicabilità dell’esenzione, l’art. 13 dell’IA 1984 prevede che debbanosussistere specifici requisiti soggettivi in capo ai beneficiari del trust EBT.Primo requisito tra tutti è che essi siano lavoratori dipendenti della società disponente.Secondo requisito è che i beneficiari siano indipendenti rispetto ai “participators”, cioèrispetto ai soci della società disponente.Relativamente al requisito dell’indipendenza, l’art. 13.2 dell’IA 1984 individua i casi incui l’esenzione non è applicabile, ed in particolare quando:(i) a beneficiare del trust sono i soci (participators) della società disponente; e(ii) a beneficiare del trust sono persone “connesse” (connected) ai soci (participators).Al tempo dell’istituzione del trust EBT non si riteneva che i figli dei coniugi Bhaurpotessero essere qualificabili come “persone connesse” ai soci participators della societàdisponente.Ciò poiché era interpretazione diffusa tra i fiscalisti inglesi che, in caso di morte dientrambi i coniugi detentori della maggioranza delle partecipazioni della società, la“connessione” precedentemente sussistente per il legame familiare sarebbe comunquevenuta meno, ed i figli avrebbero conseguentemente potuto beneficiare della relativaesenzione quali lavoratori della UKCO non “connessi” ai participators.Tale “diffuso” orientamento si è tuttavia successivamente scontrato con quantosostenuto dalla Corte d’appello inglese con la sentenza Barker v Baxendale Walker.3 Lapronuncia, espressamente richiamata dalla sentenza in commento, ha ritenuta infondatal’interpretazione al tempo dominante tra i fiscalisti, con espressa declaratoria diinapplicabilità dell’esenzione fiscale nel caso in cui i beneficiari del trust EBT siano i figli,
familiari o comunque persone “connesse” ai soci (“participators”) della società disponente, ciò anche in seguito al decesso dei participators e comunque per tutta la durata del trust.4 La sentenza Barker v Baxendale Walker ha voluto arginare un fenomeno particolarmente diffuso in Inghilterra ed attuato attraverso l’istituzione di strutture finalizzate all’elusione fiscale anche mediante l’utilizzo di trust EBT.
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§ 4. Cos’è andato storto?
Nel 2011 la His Majesty’s Revenue and Customs (HMRC) iniziò alcune verifiche neiconfronti dello studio del consulente fiscale della famiglia Bhaur nonché del trustee delleBVI. Il consulente fiscale decise, pertanto, di creare un’ulteriore “complicazione” allastruttura attraverso l’istituzione di un secondo trust di diritto mauriziano, al qualevennero trasferite le partecipazioni della società BVI.Il trust mauriziano era amministrato dalla Equity First Trustees di Nevis (convenutoprincipale), ed era dotato di un guardiano (società svizzera anch’essa connessa alconsulente inglese) al quale erano stati attribuiti poteri particolarmente incisivi. Come èemerso nel corso del giudizio, il trustee di Nevis ed il guardiano svizzero erano entrambesocietà in qualche modo connesse al consulente fiscale inglese.Nel 2016, a causa delle tensioni createsi dall’accertamento da parte della HMRC e dalladella sentenza Barker v Baxendale Walker, il trustee propose la distribuzione ai beneficiari(figli dei coniugi Bhaur) la somma di £ 120.000, distribuzione alla quale i coniugi siopposero fermamente.Nel 2017 il guardiano svizzero, su istruzioni del consulente fiscale, incluse tra ibeneficiari del trust una charity inglese che avrebbe potuto beneficiare in ogni momentodel fondo in trust.Successivamente, nel 2018, il consulente fiscale inglese cercò di porre fine al secondotrust mauriziano attraverso una delibera del trustee di Nevis e, contestualmente, ilguardiano svizzero del trust distribuì tutti i fondi in trust alla charity inglese.Tale ultimo passaggio ha determinato la perdita da parte della famiglia Bhaur dell’interopatrimonio immobiliare, e la conseguente ricerca da parte della famiglia di un rimedio inequity.
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§ 7. Conclusione: nessuna tutela dalle Corti inglesi in caso di errorenell’attività di pianificazione fiscale
Con la sentenza Bhaur la Corte d’appello conferma il considerevole potere attribuito aigiudici inglesi nella valutazione discrezionale rispetto alla concessione di un rimedio inequity oltre che l’avversione contro le ipotesi di pianificazione volta all’elusione fiscale.Per i giudici inglesi l’elusione fiscale è un’attività “riprovevole” ed un “un male sociale” epertanto non può in alcun modo essere tutela dall’equity.Da quanto detto deriva che le operazioni effettuate in ambito di pianificazione fiscaleelusiva non potranno essere annullate dalle Corti inglesi per errore (mistake) nel caso incui le parti abbiano agito consapevolmente per finalità elusive conoscendo gli effettigiuridici di tali atti, ma abbiano ignorato (ignorance) o mal valutato (misprediction omisrepresentation) le possibili conseguenze patologiche che la struttura avrebbe potutoavere.Con riferimento al caso in esame, la perdita subita dai coniugi Bhaur del loro interopatrimonio è irrimediabile ed a loro non potrà correre in soccorso l’equity a causa dellefinalità elusive della loro attività.
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